giovedì 27 giugno 2024

MOOON "III"


Finora è stato un anno niente male per i gruppi a conduzione familiare. I fratelli D'Addario, come tutti sanno, hanno messo insieme quello che con ogni probabilità sarà uno dei migliori album del 2024: vero, direte voi, ancora non ne avete parlato. Rimedieremo, forse, non promettiamo niente, ma "A Dream Is All We Know" verrà ricordato per molto tempo a venire, se non addirittura preso a esempio di un determinato stile. Vette altissime, ma anche i fratelli De Jong tendono a dire la loro. 

"III" è ovviamente il terzo disco di studio della saga MOOON, ed è un altro commendevolissimo esempio di come si possa pervicacemente rimanere adesi agli stilemi beat, garage e psichedelici del compendio "Nuggets" risultando nondimeno freschi e ingegnosi. I fratelli Tim e Gijs, accompagnati dal cugino Timo Van Lierop, scandagliano il repertorio dei classici di genere ed escono dagli archivi con undici pezzi per quarantacinque minuti di musica rassicurante ma colorata, e a tratti persino rischiosetta.

I MOOON - tre "O" aiutano pure a semplificare le insidiose ricerche in rete - salpano con il beat striato da chitarre jangle di Rainbow Flowers, ed è una grande partenza. Possono ricordare una versione "settantesca" degli Small Faces nel corso del singolo Richard Has A Racecar, e costeggiano pericolosamente da vicino il territorio Who in I Will Get To You. Mr. Albicity e la deliziosa G.A.S. riportano le lancette all'irripetibile era magica del pop psichedelico esaltato dai miti Tomorrow ed Apple, mentre Hurting My Heart e Buy Me A Smile mostrano evidenti connessioni con il Nederbeat dei loro nonni. Il trio riesce a risolvere un bel rompicapo conducendo in porto la strampalata e lunghissima jam basculante tra vagiti prog e jazz You Cannot Know, e con If Only I Knew sforna una gran ballata Macca ornata da godibili arrangiamenti per archi.

"III" è frutto di una co-produzione tra la leggendaria etichetta di Amsterdam Excelsior Recordings (casa, tra gli altri, di Daryll-Ann e Johan) e Soundflat Records, ed è un prelibato omaggio ai suoni beat e psichedelici dell'era d'oro del rock'n'roll pronto ad accompagnarvi in un suadente viaggio lungo l'estate. Anche se deciderete di restare a casa.