David Leonard - The Quickening (2010; Another Whirled Record). L'abito, almeno nel mondo della musica, non sempre fa il monaco. E menomale. Passato l'impatto con la coperina, orrenda, scopriamo l'album di David Leonard, che non dispiace affatto. Come al solito, ci si starà chiedendo : David chi? Me lo sono chiesto anch'io. Mr. Leonard è un veterano della scena newyorkese, che nelle ultime tre decadi ha abitato nelle vesti di musicista/turnista collaborando con artisti del calibro di James Cotton, Cindy Lauper (?) e Chuck Berry, nientemeno, anche se i musicofili gli riconoscono merito soprattutto per essere uno storico membro della touring band di Richard Lloyd. The Quickening è il secondo lavoro tutto suo (il primo è datato addirittura 1984), anche se durante le sessions si è avvalso della collaborazione di volti piuttosto noti a Nuova York, tra cui Chris Spedding e Rick Derringer. Dieci tracce, di cui sette originali, oscillanti tra potenti pop rockers da top fourty e ballatone sentimentali e corpulente. L'accostamento, molto pericoloso e avaro di soddisfazioni nella maggior parte dei casi, qui riesce per l'esperienza dell'autore, a cui la situazione non sfugge mai di mano evitando pertanto derive nell'epica magniloquente. La trascinante ballata The Ship Has Sailed ed il poderoso rock melodico dell'upbeat ed iniziale True Tonight risultano essere gli episodi migliori di un lavoro completato dalle cover di She's A Woman dei Beatles, rimodellata in versione ultraestesa, del classico Dylan di My Back Pages e di una versione acustica di I Had to Tell You, originariamente pensata e scritta da Roky Erickson. Tra l'altro, David risulta essere stato il primo chitarrista dei nostri adorati Brilliant Mistakes (il loro album è stato secondo nella classifica dei migliori dischi del 2008) e questo ce lo rende ancor più simpatico. Un ascolto dateglielo senza paura. (www.cdbaby.com/cd/dleonard)
Chris Murphy - Look at This/Remember That (2010; Big Radio). Spesso, quando si parla di pop australiano, da qualche parte c'è lo zampino di Michael Carpenter. Autore di spessore mondiale, produttore extraordinaire, turnista ricercatissimo. E, ultimamente, proprietario di etichetta indipendente. Due uscite, appunto, per la Big Radio records, e sembra superfluo dirlo, ma fossi in voi approfitterei del pretesto natalizio per mettervele subito in casa senza stare a pensarci su troppo. La prima è chiamata Look at This/Remember That ed accreditata a Chris Murphy, uno che, tanto per rendere l'idea, da anni se ne va in giro accompagnato dalla nomea di "miglior vocalist dell'area di Perth". Il disco è precisamente una sorta di compilation, dove alcuni nuovi brani sono accostati con maestria a vecchie canzoni, a loro volta ri-arrangiate e smaltate di nuova produzione da Michael Carpenter medesimo. Per quanto riguarda i contenuti, siamo al cospetto di una collezione di brani ispirati al più classico vocal rock radiofonico, con proprietà così attrattive e popolari da poter essere apprezzato in egual misura dal rocker e dalla massaia. Trattasi di complimento, questo è chiaro. L'approccio può essere smaccatamente pop (Your Pretty Little Head), più chitarristico (l'iniziale Here She Comes), o addirittura filo-blues (Come and Get Me), ma l'anima, il soul, è sempre in primo piano (The Bigger They Are). Se in Australia è considerato un grandissimo, un motivo ci sarà. Come detto, buono per grandi e piccini. (www.myspace.com/chrismurphy)
Nessun commento:
Posta un commento