mercoledì 27 maggio 2020

Disco del Giorno: Outtacontroller "Sure Thing" (2020 - Alien Snatch!)


Si torna a battere la fiacca come d'antica abitudine nel quartier generale di UTTT: eppure di tempo per scrivere di musica ce ne sarebbe stato durante il confinamento, direte voi. Che ci volete fare, tra le inconfessabili qualità di chi vi scrive c'è quella di trovare sempre il modo di perdere abbondanti ore. Lo stereo di casa è rimasto spesso acceso, tuttavia, e di dischi gloriosi ne sono nel frattempo usciti: mi pare di poter dire "discreta annata anzichenò", almeno per il momento. A dimostrazione dell'asserto, venerdì sarà pubblicata una terza puntata del "Venerdì da single" ricchissima, mentre lunedì prossimo, o al più tardi martedì, andrà in apertura il secondo volume di "Radio Tangerine", la raccolta del meglio degli ultimi tre mesi nel frattempo trasformatasi in compilation bimestrale, perché il materiale è troppo e di qualità troppo alta e allora meglio due selezioni un po' più concise che una sola molto lunga.

Uno dei dischi migliori uscito nelle ultime settimane, fortissimo candidato alla top 10 di fine anno, è l'ultimo degli Outtacontroller da Halifax, Nuova Scozia. Al termine di Nothing Comes From Nothing, quinto pezzo nella scaletta di "Sure Thing", avevo già messo nel carrello e pagato il quarto album lungo del quartetto canadese. I ragazzi hanno l'onore di essere pubblicati dalla berlinese Alien Snatch, e allora qualche indizio sui contenuti dovreste averlo individuato: gli Outtacontroller suonano rock'n'roll melodico non necessariamente registrato ad altissima fedeltà, che pesca dal meglio del repertorio dei primi Cheap Trick, dall'urgenza compositiva dei Ramones pre-1980 ma anche dalla carica senza sprechi di tempo ed energia dei connazionali hall-of-famers Teenage Head.

   

I paragoni contemporanei si riscontrano tra gli altri in alcuni compagni di label come Fevers, Radioactivity e mi fa particolarmente piacere aggiungere alla mischia i grandissimi e misconosciuti Love Boat: rock'n'roll, garage melodico condito da un'accentuata propensione punk, power pop lo-fi sono alla base della ricetta, e  insomma ci dovremmo essere capiti. Too Soon, Glassy Eyes, Solid State Heartbreak e Operator concorrono a formare uno dei migliori lati A che abbia avuto la fortuna di ascoltare negli ultimi anni. La pagina Bandcamp del gruppo mi informa che le copie di "Sure Thing" ancora disponibili in splendido vinile arancione trasparente sono appena quattordici: una seconda stampa non è da escludere, ma io fossi in voi mi affretterei.

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