mercoledì 2 giugno 2021

Disco del Giorno: Radio Days "Rave On!" (2021 - Screaming Apple/Ammonia/Sounds Rad/Wizzard In Vinyl/Rock Indiana)


Uno dei dischi più chiacchierati degli ultimi mesi ha finalmente bussato alla nostra casella delle lettere. Ritardato il giusto dalla crisi pandemica, e anticipato da quattro, dicasi quattro, singoli apripista per un'operazione in grandissimo stile, il quarto lavoro lungo dei Radio Days ha dovuto sostenere sulle proprie spalle il peso più difficile: quello dell''attesa, cui era indissolubilmente correlata la necessità di non deludere le molte aspettative sussurrate ai quattro angoli del globo. Per quanto ci riguarda, considerata l'antica amicizia che ci lega al gruppo, nella valutazione del disco si è insinuata un'altra difficoltà: scindere il rapporto umano dalla nuda obiettività. Come al solito abbiamo scelto un punto d'osservazione critica, ma come altrettanto spesso è capitato negli anni i boys oltrepadani ci hanno tolto d'impaccio, regalando una collezione di canzoni a cui non è difficile indirizzare molte lodi.

"Rave On!", giusto per far capire la portata dell'opera, ha il sostegno internazionale di cinque etichette, addirittura, pronte a distribuire il lavoro in stile major anni '90. E parliamo del meglio nell'ostico campo del power pop: Screaming Apple, Rock Indiana e Wizzard in Vinyl dominano da anni le affollate scene tedesche, spagnole e giapponesi. L'italiana Ammonia e la statunitense Sounds Rad! completano il Risiko. Presupposti mica male, poi occorre riempire i solchi con contenuti di qualità, ma per i Radio Days non è mai stato un problema. Il titolo dell'album è un tributo a Buddy Holly e un primo tratteggio dei tratti somatici dell'opera: del suo Pantheon, se non necessariamente dei suoni che lo connotano.

 

I Got A Love, il primo singolino estratto ormai lo scorso autunno, dà l'iniziale indizio, ed è un suggerimento da non sottovalutare, poiché vieta a chi per ventura decidesse di descrivere il disco l'enucleazione della band in un qualunque insieme di comodo. Certo, i ragazzi hanno storicamente decretato l'appartenenza delle loro scelte stilistiche al "lato melodico del rock'n'roll", e a buona ragione. Ma da "Rave On!", proprio come dai predecessori "Get Some Action" e "Back In The Day", non aspettatevi una copia-carbone di Nerves e Plimsouls. Suonano power pop? Sì, suonano power pop, ma lo suonano alla Radio Days. Quasi vent'anni di carriera valgono la promozione a punto di riferimento, molto più che l'ingiusta degradazione a fotocopiatori. Il pezzo apripista, dicevamo, è una saetta rock'n'roll d'antan, dove la beatlemania primigenia è quella riformata dalle poderose chitarre dei Raspberries, quando il termine power pop era noto ai soli amici di Pete Townsend e le cravatte strette erano ancora segregate nell'armadio.

 

Si ragiona di materia pop durante l'intero percorso, ma le variazioni, le analisi delle mille sfaccettature melodiche associate alla sei corde sono molte e molto interessanti. Lose Control alza i ritmi senza disperdere i grandi impasti armonici, finendo per regalare un concentrato di power-pop-punk  non dissimile da quello colto nella sua essenza da un altro grande gruppo contemporaneo come gli Speedways. Walk Alone è superba e sofferta ballata jangle, più vicina ai padri putativi Big Star che agli amati Teenage Fanclub spesso associati alla canzone, stando a  quanto ho potuto leggere a riguardo. Running Around aggiunge alla ricetta un sapiente tocco di americana, e chi segue queste pagine sa quanto ami l'abbinamento, mentre No One To Blame alza i toni del crunch e finisce per somigliare a una graziosa fusione tra gli Ash di "Nu-Clear Sound" e il pop rock californiano ad alto voltaggio di Tories e Marvelous 3, clamorosamente mai finito sulle prime pagine delle riviste che contano - ma contano cosa? - negli anni '90.

 

L'erdeità costelliana meritata in tanti anni di devoti studi è ben nascosta, ma presente, nelle viscere di Till The End Of The Night e Meltdown, forse i brani migliori dell'album secondo il profondamente inutile parere di chi scrive; due canzoni filologicamente impeccabili nella loro naturale personalità che avrei visto molto bene nel catalogo Stiff del 1979. What Is Life?, probabilmente il pezzo più adeso ai cosiddetti canoni della materia power pop, vede la collaborazione di un all star team con la presenza di Paul Collins (The Beat), Kurt Baker (Leftovers, Kurt Baker Combo, K7s e qualche decina di altri), Morten Henriksen (Yum Yums), Jorgen Westman (Psychotic Youth), Luca "Il Metius" Mattioli (STP, Stolen Cars, Midnight Kings) e Riccardo "Mera" Montagna (Retarded). Il cerchio è chiuso da Between The Lines, delicata in principio, poi esplosiva ballata dalle fortissime tinte college adornata da un'originale e opportuna coda rumorosa.

È forse a questo punto superfluo sottolineare il voto molto alto che volentieri assegniamo a "Rave On!", uno tra i migliori dischi del 2021 a giugno, e con ogni probabilità anche il prossimo dicembre. Se seguite costantemente queste pagine l'album dovrebbe già essere nel vostro salotto. In caso contrario, urge provvedere quanto prima.

Bandcamp | Official website

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