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lunedì 15 giugno 2020

Disco del Giorno: R.E. Seraphin "Tiny Shapes" (2020 - Paisley Shirt)

Ray Seraphin è passato alla versione solista durante il trasloco che da Austin l'ha portato alla Bay Area, abbandonando il nome Talkies che fin lì ne aveva coperte le gesta ma non tutti gli (ex?) membri della band, ancora al suo servizio per quanto riguarda la sezione ritmica. "Tiny Shapes" è un bellissimo disco di jangle pop del tipo completamente fuori moda, ammesso e non concesso che qualche forma di jangle pop abbia coinvolto le masse in passato. L'etichetta è di San Francisco e si chiama Paisley Shirt, una citazione del mitico pezzo dei Television Personalities The Boy In The Passley Shirt che è anche una dichiarazione di intenti bella e buona. 

 

Il jangle di Seraphin è infatti di quello sussurrato e dalle caratteristiche umorali non sempre serene, non necessariamente, e non è difficile veder fare capolino da brani come Today Will Be Kind e Hear Me Out il grande Dan Treacy, più quello di "Privilege" che quello di "They Could Have Been Bigger Than The Beatles", conviene dire. Sussurrato e introflesso, "Tiny Shapes" è a tratti madido di quelle chitarre eteree che non possono non riportare alla mente il compianto David Roback epoca Rain Parade ,e la scrittura minimale davvero solo in apparenza, insieme alla grande eleganza espositiva, obbliga al paragone con il grande Leigh Gregory e con i Mellow Drunk di Never Sleep At Night, per stare sul contemporaneo. 

 

Lo storytelling armonioso dell'autore ha fatto scomodare a qualche commentatore persino Peter Perrett, e ascoltando una grande intuizione come Safe To Say potrebbe persino essere tutto vero. La palette a questo punto è quasi pronta, e il quadro completo: "Tiny Shapes", peraltro al momento disponibile unicamente in cassetta e in formato digitale, è un piccolo gioiello di paisley underground fuori tempo massimo.

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