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venerdì 26 gennaio 2024

2023, quello che ci siamo persi in diretta: SLD "Like Sunshine"


"Lost", il precedente disco di studio della coppia formata da Tom Parisi e Paul Costanza, uscì nel settembre del 2020, ma le registrazioni dei primi vagiti di quello che diventerà di lì a tre anni "Like Sunshine" iniziarono addirittura prima, nel febbraio dello stesso anno, giusto qualche giorno prima che il mondo si fermasse per la pandemia Covid. Una gestazione strana e tribolata, culminata con la scomparsa di Parisi nell'ottobre del 2022. Non potendo, com'è ovvio, incontrarsi di persona, Parisi e Costanza hanno proceduto scambiandosi mail, telefonate, bozze incise su messaggi di testo. Non che ciò differisse troppo dal loro metodo di lavoro usuale, a dire la verità. "Like Sunshine", nel suo risultato finale, è comunque un lavoro di significativo bricolage: alcuni brani sono stati scritti da Paul Costanza negli anni '90 e poi riarrangiati in vista del nuovo album; altri risalgono al periodo delle prime collaborazioni della coppia nel 2013; il resto è stato messo insieme a mo' di romantico collage tra il 2020 e il 2022.

 

Il risultato? Riuscito, concorderanno gli appassionati di certo pop a tinte tenui figlio degli anni sessanta, dove le trovate armoniche di certo McCartney al crepuscolo dei fab 4 pascolano in una bruma lievemente psichedelica e sapientemente si mescolano agli arrangiamenti al limite anche bizzarri degli XTC periodo "English Settlement". Hiding, Anita e la sublime Cold Level Heart sono per l'appunto ballate d'area psych folk tutto giocato sull'asse XTC-Macca, con il faccione ora occhialuto di Andy Partridge a far capolino anche - e soprattutto - nelle linee melodice di No Way Back e nell'improvvisa apertura melodica di cui beneficia l'ottima Friend of A Friend, lussureggiante brano che non troverà obiettori nel sempre nutrito gruppo di fans dei mitici Nines. A perfect Day, che poi dell'album sarebbe l'aperura, è tutta fiorita di chitarre e armonie Badfinger, mentre la title track, insieme alla più ambiziosa Matter of Time (non male l'uso del piano, qui) beneficiano di interessanti interscambi tra accordi maggiori e minori, specie quando inaspettati. Se nella filologicamete inappuntabile sequenza di influenze codificate deraglia una canzone, quella è certo N Train Song, un tempo medio molto bello per pianoforte, finache un pizzico straniante nel suo stacco adornato di synth spaziali.

 

Non fossimo stati sufficientemente chiari, ci premuriamo di chiudere ribadendo il concetto, magari sintetizzandolo: se di Paul McCartney, Andy Partridge e Pete Ham non vi stancate mai di cibarvi, qui c'è un tavolone imbandito di piatti di grandissima qualità, cucinati da quattro mani che sapevano maneggiare alla perfezione gli ingredienti della scuola classica.

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