Avete presente la definizione classica di persona prolifica? John Moremen potrebbe stare nel dizionario dei sinonimi e dei contrari vicino alla voce "onnipresenza". Cento ne fa, cento ne pensa. Nel corso degli anni ha collaborato con mirabili artisti Californiani, suonando la batteria per gli Orange Peels e la chitarra per Roy Levoy che, per chi non lo sapesse, era il leggendario frontman dei Flaming Groovies. Poi, oltre alla stabile collaborazione con i Neighbors, per non farsi mancare nulla, di tanto in tanto presta le sue qualità di drummer a svariate formazioni di roots pop come Linemen e Las Train Home. Ma nonostante tutto, e scusate se è poco, in questo momento le cose rilevanti sono altre.
Da sedici anni Johnny "prezzemolo" Moremen fa uscire dischi -non molti, per la verità- a suo nome e, tanto per tenersi impegnato, quest'anno ha licenziato le ristampe dell'omonimo esordio solitario (uscito solo su cassetta nel 1991) e di Punch Me In (1996). Più Vertical, che ristampa non è. O meglio, doveva uscire nel 2002 ma poi è stato fatto solo un E.P., mentre gli altri brani di quelle sessions sono rimasti fino ad oggi inediti. Ora, io quell'extended play non ho ancora avuto la fortuna di ascoltarlo, ma se i nove brani che compongono Vertical sono degli scarti allora non so proprio che cosa pensare!
In ogni caso, nel 2002 Moremen forma un'estemporanea "band" che lo supporta in studio. Al basso arriva il produttore Chris Xefos, mentre alla batteria c'è un tale noto ai più con lo pseudonimo DJ Bonebrake, niente di meno che l'ex drummer degli X. Premesse ottime, dunque, e disco assolutamente all'altezza. Vertical è un capolavoro di powerpop semiacustico che già dalle prime battute entusiasma l'ascoltatore con un trittico eccezionale: No Time To Be Waiting, Hold On To Me e soprattutto Having A Dream hanno melodie eccezzionali, un tiro rilevante pur rimanendo delicatissime e un approccio alla materia che solo un docente della pop music può impartire.
John è un originario di Seattle trapiantato a San Francisco, e credo abbia i numeri giusti per stare sullo stesso piano dei migliori popwriters Californiani dei quali, a tratti, ricalca lo stile. Per esempio, a Moremen, Michael Penn deve essere piaciuto molto. E certamente Matthew Sweet esercita una rilevante influenza nella già citata, splendida Hold On To Me e nella piccola gemma You've Seen Me. Certo è che se tra me e Vertical è stato amore a prima vista, molto merito va anche al fatto che in qualche modo i ricordi corrono a Steve Ward e chi, come il sottoscritto, ha letteralmente venerato lui e gli insuperabili Cherry Twister non può non adorare Twist In Place (guarda caso), Spinning Around e in generale l'intero disco, vera e propria chicca di questo piovoso autunno.
Ad essere sincero, Vertical è l'unica cosa che io abbia mai sentito di John Moremen, ma se gli standard sono questi conviene andare a scoprire tutta la sua storia. Ovviamente serve almeno un mesetto di ferie, però...
www.myspace.com/johnmoremen
2 commenti:
Ciao! Siamo Americani e abbiamo un band di power pop. Amiano Italia e abbiamo studiato Italiano a Roma 5 anni fa. Per piacere, vorrebbe scrivere di nostro band?
www.myspace.com/cornerlaughers
Grazie.
Certamente! Se volete inviare del materiale mandatemi una e-mail e vi
dico l'indirizzo...
e.marian@hotmail.it
A presto,
Emmanuel
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