Jared mastica pane e Brian Wilson da sempre e, per grazia ricevuta, scrive canzoni che sono ammantate di pura magia. Possiamo inserirlo nel novero degli eredi migliori del sommo poeta che incise Pet Sounds? Si, possiamo, decisamente. Non vi servirà molto per fidarvi del commento esaltato che state leggendo poiché, assicuro, un ascolto di Star Map sarà sufficiente a farvi rendere conto che il cavallo è di razza, ed il disco una gemma imperdibile.
Too Far Gone ha nella strofa una melodia che sembra uscita da Today!, ed il tremendo uptempo che ne scandisce le battute impone all'ascoltatore il tasto replay senza che nessuno possa opporre alcuna resistenza. La title track, sconcertante nel suo genio strutturale e nelle clamorose ed improvvise variazioni di tempo e clima, chiarisce come mai si stia parlando di eredità, ed inserisce senza dubbio il giovane signor Lekites tra i figli magari non ancora riconosciuti, ma certamente naturali, del capo dei Beach Boys. E anche quando imbraccia ritornelli acustici, forse soprattutto durante questi deliziosi momenti, Jared sciorina fiabe senza tempo per adolescenti e non, parafrasando la naturale sintesi delle "teenage symphonies to god", come Rainy Day e come la commovente For Lack Of A Better Heart, mia personale prediletta nell'intero disco.
Per concludere di citare il meglio di un lavoretto a dir poco delizioso, non tralascerei If You Ain't Lonely, il brano "diverso" di Star Map con le sue tempistiche che quasi quai sembrano ryhthm'n'blues, ed Along The Lines Of Love, per ora ballata dell'anno che riesce a crescere e ad intenerire per tutti e sei i minuti della sua durata. Il resto, a partire dall'ottima cover di Girl Don't Tell Me firmata indovinate voi da chi, è contorno con fiocchi e controfiocchi, roba con cui tanti autori comporrebbero i migliori albums delle proprie discografie, il tutto a rendere Star Map, per quando mi riguarda, il miglior album 2012 nella categoria "wilsonesque" e, forse, proprio il migliore in assoluto, al momento.
CD Baby | Bandcamp