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venerdì 25 giugno 2010

Rubinoos, Stems e Jack Oblivian, poi il buio. Tempi di grande musica, tempi di protesta.

Mi sarei voluto limitare a parlare della serie di incredibili live svoltisi al Titty Twister di Villadossola. Di come per la prima volta in vita mia abbia assistito e partecipato ad un'ovazione subito dopo la fine di un check sound. Subito dopo l'esecuzione di My Girl dei Temptations, interpretata acappella dai Rubinoos. Subito dopo aver avuto brividi e aver visto amici piangere dall'emozione. Del loro concerto pauroso e di duecento persone scatenate sulle note di Arcade Queen, Peek-a-Boo, I Think We're Alone Now e I Wanna Be Your Boyfriend. Di come fosse stato incredibile passare, in poco più di dieci anni, da prendere al volo il treno dopo scuola per andare a Milano a comprare i dischi degli Stems e poi trovarsi Dom Mariani a chiuderne la carriera a cinquecento metri da casa, tra una versione strappalacrime di At First Sight ed una cover pazzesca di Day Tripper.

Avrei voluto complimentarmi con tutti per la preziosa collaborazione e dare un arrivederci alla prossima stagione live, magari dicendo meraviglie dell'ultimo concerto per quest'estate, quello di Jack Oblivian. Introdotto da John Paul Keith ed Harlan T Bobo, la serata era una grande, grandissima serata di pura musica rurale americana. Keith aveva scaldato gli animi, Harlan li aveva fatti sanguinare. Tutto perfetto. Poi Jack, un mito. Inizio spaccaossa, quattro pezzi memorabili, delirio collettivo. E poi carabinieri, perchè è mezzanotte e cinque e la gente deve lavorare, basta con 'sto casino.

Concerto interrotto, disperazione, splendida protesta spontanea di molte, moltissime persone. Sono passate due settimane e non è finita, solo mi spiace di aver trascurato il blog, ma recupereremo. Nel frattempo, quale miglior reazione di fissare altre due date non previste per quest' estate? E allora ci vediamo domenica 27, al live dei Surfin' Lungs e poi giovedi 29 luglio per il concerto di Mark & the Spies, vi aspetto. Perchè te ne rendi conto solo quando viene a mancare e scusate la banalità, ma la musica è davvero una delle poche cose a darmi sollievo in questi periodi così grami.

1 commento:

Daniele Maisano ha detto...

Quello che loro non possono capire è tutto concentrato in questo post.