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giovedì 27 settembre 2012

Poptopia!


Non mi leggete da quasi un mese, e un pò mi vergogno di questa lunga assenza. Purtroppo al solito lavoro si è aggiunto un tragico trasloco, ergo le possibilità di scrivere di pop sono ridotte al lumicino. In attesa di tornare al comunque pigro andazzo del vostro blog preferito, segnalo con viva gioia e sincera commozione che il giorno è finalmente (quasi) arrivato. Come molti di voi sapranno, infatti, sabato 29 Settembre a Torino si terrà la prima edizione di Poptopia! Cos'è Poptopia? Semplicemente, il primo festival powerpop in Italia. Chi se lo sarebbe aspettato solo un paio di anni fa? Nessuno, né voi né tantomeno io, ma mi piace bearmi nella convinzione di aver contribuito in minima parte ad aver attirato un pizzico d'interesse sul genere di cui bene o male da cinque (!) anni si parla su Under The Tangerine Tree.

Dalle sette di sera, quindi, vi spettiamo al Blah Blah per l'aperitivo powerpop, con presentazione dell'evento e dj set a cura di Luca Re (Sick Rose) e Luca Frazzi. Dalle 21 tutti allo Spazio 211 per un paio d'ore di dj set a cura del sottoscritto, Luca Frazzi e Carlo Bordone di Rumore prima del main event, ossia i live di tre gruppi pop tra i migliori della penisola. Sul palco si succederanno Sick Rose, Radio Days e Cirrone, per una scarica di armonie e saccarina che travolgerà tutto! Inoltre, sono previsti filmati e banchetti tematici, per vivere una serata di esperienza powerpoppistica a tutto tondo.

Cos'altro dire per indurvi a non mancare?

giovedì 6 settembre 2012

Gente di famiglia.

Jon Paul Allen e Juan Pablo Mazzola, titolari delle ditte individuali Slingsby Hornets e Baby Scream, giungono alla quarta apparizione su Under the Tangerine Tree. Ora, a parte i prodotti sempre ottimi, tra me e loro è nato un rapporto che sa quasi di confidenziale amicizia. Ergo, i commenti sui nuovi dischi che potete leggere qui sotto tenteranno di essere il meno parziali possibile, ma forse non riusciranno completamente nell’intento.


The Slingsby Hornets - Borrowed and Blue (2012; Expedition HotDog Recordings) Jon Paul Allen, nel tipico stile Slingsby, offre anche questa volta un gradito plateau di sapienti covers ben scelte e ben reindirizzate, abbinate ad una piccola ed accurata selezione di brani autografi. Il tutto, come d’uso, viene interpretato da Jon alla luce della propria concezione glammistica della materia. Al solito, ma valga la pena ripeterlo nel caso eventuali novizi avessero la compiacenza di leggere questo blog, confrontare le versioni proposte dagli Slingsby Hornets alle canzoni originali è esercizio fuorviante, perché il trattamento loro riservato le sconvolge talvolta al punto da renderle irriconoscibili. Specificando che l’ultima considerazione non può che essere vista come un enorme complimento all’interprete, sottolineiamo come imperdibili l’energizzata cover di un classico Carpenters quale Yesterday Once More; l’ennesima ma in questo caso meritevole interpretazione della mini hit di David Essex Rock On e un tributo a Chris De Berg, che negli 80’s spopolava in modulazione di frequenza con una canzoncina chiamata Lady In Red. Tra gli originals, suggerirei di non perdere la saltellante Love Love e le riuscite ballate It’s Gonna Rain e Growin’ Old Disgracefully. Ciliegina sulla torta, un packaging geniale che ricalca il “vestito” dei cd import giapponesi. Per collezionisti dotati di orecchie per intendere. (Official website | CD Baby)

Baby Scream - Lost Balloons (2012; Eternal Sunday) Un uomo solo al comando, anche in questo caso, argentino, chiamato Juan Pablo Mazzola, guida una macchina da guerra chiamata Baby Scream. Ennesimo capitolo di una discografia chilometrica, Lost Balloons in realtà non è propriamente un disco nuovo, ma una raccolta comprendente frammenti di vita della band andati persi nel corso della carriera. Covers, inediti, demo, versioni alternative di brani già apparsi su precedenti album perché è giusto così, per fare un po’ d’ordine e perché certe cose dovevano essere portate a conoscenza del pubblico. Si apre con We Are Against The System (One More Chance), versione demo del brano già apparso sull’album Ups ad Downs, che in una veste così grezza e striminzita conferisce paradossalmente maggior risalto alle conclamate qualità di scrittura di Mazzola. The Revenge Of The Nerds ed I Don’t Wanna Wake Up From This Dream sono outtakes del grandioso extended play Identity Theft (vincitore della classifica redatta da questo blog riguardante I migliori “mini” del 2010) e quindi madidi della docile foga lennoniana che permeava quel disco. Poi le covers, e la passione sfrenata per Bolan che sprizza da brani autentici e mai realizzati come A Song For A Soldier e Reality, per sconfinare poi in riletture inaspettate di classici punk rock come When The Angels Sing dei Social Distortion e Judy is a Punk e Beat On The Brats dei Ramones. Chi conosce Juan Pablo non può non amarlo; chi lo ama non può non completare la collezione Baby Scream con Lost Balloons. (Official website| Bandcamp)

sabato 1 settembre 2012

Disco del Giorno 31-08-12: Budokan - Spin A Little Gold (2012; Northern Electronic)



Quando il nome di una band dice sostanzialmente tutto; quando tutto il resto è inchiostro più o meno sprecato. Perché basta così, basta quel tributo stampato su una copertina graficamente inattaccabile per esprimere un trailer d'intenzioni che difficilmente Andrew Holloy, Craig Vishek, Kent Bendall e Graham Watson, i Budokan insomma, avrebbero potuto rendere più convincente.

Niente da nascondere, ed immagino che i lettori di questo blog abbiano ampiamente inteso. Se Rick Nielsen e Robin Zender con la sua faccia d'angelo erano i vostri idoli mentre i compagni di classe davano di matto per i Dead Or Alive; se il vostro poster di riferimento in cameretta, accanto a quello di Larry Bird e Magic Johnson, era il formato 70 x 30 con impressa la copertina di In Color; se Surrender era un pò anche il vostro inno nazionale da ascoltare con la mano sul cuore ed il dito al cielo...Ci dovremmo essere capiti.

I Budokan sono pregevolissimi autori di un tempestoso, caotico, saturo ed entusiasmante bubblegum-rock suonato oltre il massimo ed interpretato come se non ci fosse un domani. Nel frullatore, in generose dosi, ci finiscono, oltre ai reali dell'Illinois, anche Replacements, Thin Lizzy, gli Undertones ed una certa quantità di post punk americano di quello a cavalcioni tra i settanta e gli ottanta. Queen's English, Saint Joan e All I Know Is Rock'n'Roll ostentano l'ossessione stonesiana riconcepita concettualmente ed affogata in una vasca da bagno colma di melassa gommosa e melodica, mentre è durante brani quali Gone Back Home e soprattutto Kelly Green che in tutta la loro essenza si palesano le muse ispiratrici primarie dei quattro di Vancouver.
I Redd Kross inselvatichiti della spaventosa Bastards Of Feel, il marciume depravato della blueseggiante Don’t You Think It’s Sad ed il rock’n’roll irresponsabile di The Right On Girl sono i (tanti) altri highlights di un disco spudorato, prepotente e sconciamente melodico. Da perderci la testa, in definitiva.
Bandcamp | CD Baby | e-music