Questo è un periodo veramente molto impegnativo per me e mi scuso con i sempre più numerosi lettori per non riuscire a postare molto spesso. Poco male, in ogni caso, visto che a breve spero di riprendere la normale routine e, comunque, la grande musica non ci abbandona mai e ottimi dischi continuano ad essere pubblicati di settimana in settimana.
Uno dei migliori album che io abbia sentito negli ultimi tre mesi è senza dubbio il quarto lavoro lungo dei Gallesi Afternoons chiamato Sweet Action, titolo preso in prestito da un giornale pornografico tedesco per donne (!). Il quintetto di Cardiff, formato da Richard Griffiths, Sarah Rapi, Pete Morgan, Paul Rapi e Jason Huxley mi aveva favorevolmente impressionato con il precedente album di studio, chiamato Rocket Summer ed uscito nel 2005, ma devo dire che in questi tre anni sono ulterirmente progrediti affinando il loro pop d'autore, perfetto per una soleggiata giornata primaverile come oggi. Si, perchè Sweet Action è un disco dall'umore variabile. A tratti solare, a tratti pensoso. Un pò troppo per essere definito il classico disco dell'estate, ma comunque sufficientemente rilassato per essere una buona colonna sonora mentre si ozia al tepore del primo Aprile osservando i ciliegi in fiore.
Soprattutto, però, è un disco stracolmo di pezzi pop perfetti. Dodici germogli che riassumono alla perfezione tutto ciò che ha influenzato la band nei suoi otto anni di vita. Si tratta di pop Inglese all'ennesima potenza fatto per gli Americani, se questo può significare qualcosa (Rocket Summer è andato sold out negli U.S.A.). Perchè nei momenti più teneri profuma d'Albione e di Belle & Sebastian (Where The Arrows Fall), ma anche di west coast ( The Ghosts Of Autumn e Winter Is Dead). E nei momenti più movimentati sa farsi rispettare a tutti i livelli. Sia quelli emotivamente esagerati dell'iniziale Second Chance e di We Could Start Over, che strizza l'occhio a Bowie e mi ricorda in modo impressionante i Brainstorm (qualcuno se li ricorda? Il più grande gruppo pop Lettone della storia!), sia in quelli più tipicamente power pop, con le melodie imperdibili ed i ritmi incalzanti di High Summer Lovers e Giving Up On You, che ricordano il suono di ottime powerpop bands contemporanee quali Broken West, Bigger Lovers e Tyde.
Altri brani imperdibili, tra i tanti, sono Touch And Go, con il suo tiro pazzesco e i synth in primo piano, ma soprattutto l'accoppiata Don't Turn Back (Open Your Eyes) e The Sun's Coming Out In Your Heart, dove è manifesta la passione per i Teenage Fanclub e la maestria con cui gli Afternoons sanno maneggiare la materia inventata dai maestri di Glasgow, correggendola per non far torto oltre l'Atlantico in chiave un pò più Byrdsiana (e aggiungendo, non sia mai, solo qualche sintetizzatore in più).
Gli Afternoons sono uno di quei gruppi che non deludono mai. Sanno scrivere pezzi pop pazzeschi usando formule semplici semplici e meriterebbero maggior fortuna. Banale, dite voi? Assolutamente vero, dico io. Sweet Action è uno dei migliori dischi "2008" che io abbia ascoltato e già da adesso lo candido ad un posto nella top 20 di fine anno.
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